Il tiramisù

Un dolce cremoso davvero conosciuto in tutto il mondo, da servire con il cucchiaio in un piattino. Ottenuto da incroci di diverse ricette di pasticceria e nato, contrariamente a molti altri dolci italiani, in tempi abbastanza recenti, ovvero intorno al 1970. Una data certa, in un luogo sicuro, il Veneto e più precisamente la città di Treviso, ma molti sono i padri che sostengono di averlo inventato.

Un dolce energetico, quasi afrodisiaco
Il nome è davvero particolare, “tirami sù”. Probabilmente per le capacità energetiche di alcuni ingredienti principali come uova, zucchero, caffè, capaci migliorare il morale e lo spirito, e per le caratteristiche del cacao, fin quasi diventare una specie di afrodisiaco.
Una versione molto raccontata nella città di Treviso, avvalorata dal divertente sostegno di molti ristoratori locali, fa nascere il tiramisù addirittura in un bordello, nella prima parte del secolo scorso, dove una prosperosa maîtresse mescolava tutti questi componenti, aggiungendo anche cioccolato, biscotti, formaggio mascarpone e liquore Marsala, per creare una crema capace di far riprendere le energie - a tirar sù, come si dice nei termini popolari - ai suoi giovani e piuttosto provati “clienti”.

Il meglio di gustosi dessert
La versione più accreditata della nascita di questo dolce della regione Veneto è raccontata in un lungo articolo pubblicato nel 1981 da Giuseppe Maffioli, che è stato gastronomo, regista e attore molto importante. Nell’articolo si faceva riferimento a Roberto Loli Linguagnotto, in quei tempi pasticcere al ristorante di Treviso chiamato Alle Beccherie. Linguanotto aveva già lavorato a lungo in un importante ristorante tedesco, dove aveva imparato a fare magistralmente la crema bavarese, altro dolce al cucchiaio molto gustoso, che a sua volta aveva influenze francesi, a loro volta derivanti dalla zuppa inglese che però aveva avuto origini in … Toscana.

Il pasticciere delle Beccherie mise insieme dunque le migliori caratteristiche di questi dessert, con l’apporto del mascarpone, un formaggio fresco e molto cremoso prodotto principalmente in Lombardia, dando così vita a un dolce davvero originale. Il quale poi, diffondendosi rapidamente nelle altre regioni, è stato variato con l’aggiunta o la sostituzione di altri ingredienti come il pan di spagna o diversi biscotti leggeri friabili al posto dei tradizionali Savoiardi (che prendono il nome dalla regione francese della Savoia) e con gusti che richiamano lo yogurt, le fragole, il limoncello o altro ancora.

Il vino giusto
Non è un dolce facile da abbinare, considerata la diversità dei componenti amalgamati, dalle uova al formaggio, dai cereali dei biscotti al cacao. Tuttavia un vino che non lascia dubbi è il Moscato d’Asti spumante, anche se si possono sperimentare con successo altri vini bianchi dolci.

 

  • 27 Aprile 2016
  • in: Dolci
  • by Franco Faggiani