Carciofi alla romana

Un piatto gustoso e profumato, che può essere portato a tavola come contorno o anche come piatto unico di verdure, specie all’inizio della primavera, quando negli orti si comincia la raccolta di questo ortaggio che è coltivato fin dai tempi dell’antico Egitto.

Ortaggio degno della corte francese
Dal nord Africa venne poi  “esportato” in Sicilia, quindi in Toscana e da qui in Francia, grazie soprattutto a Maria de’ Medici, nobildonna Toscana che nel 1500 si sposò con il Re di Francia Enrico II. Tra la sua dote, Maria de’ Medici aveva messo anche molte piante di carciofi della propria terra, da coltivare negli orti delle sue nuove dimore francesi.
In Italia tornò ad essere coltivato solo nel 1800 e una delle zone di maggior produzione fu il Lazio, specie nelle campagne che circondano Roma, dove era facile venderlo. Furono dunque le famiglie e i cuochi della capitale a dare a questo ortaggio il maggior valore, con un piatto chiamato appunto carciofi alla Romana.

Cotti a testa in giù
Tolte le foglie più dure, tagliata la punta, lasciata una piccola parte di gambo, i carciofi vengono farciti, allargandone leggermente le foglie, con un misto di prezzemolo, menta, aglio e olio, e vengono cotti a testa in giù, stretti uno contro l’altro affinché le loro foglie non si “aprano”, in un tegame dai bordi alti.

Una vendetta del re degli Dei
Secondo la mitologia, Cynara era una ninfa bellissima che aveva resistito alla avances di Zeus, il re degli Dei. Che per vendicarsi la trasformò in una inavvicinabile pianta dalle foglie e dal frutto spinoso, il carciofo appunto. Cynara è oggi il nome scientifico di questo ortaggio e Cynar è il nome di un famoso liquore italiano che si produce dal 1952 e che ha un effetto digestivo (ma è servito con il giaccio anche come aperitivo)  grazie proprio alle caratteristiche medicinali della cynarina, una sostanza contenuta nelle foglie del carciofo. Per curiosità: questo ortaggio, per la sua forma tondeggiante e le tonalità del colore, è l’ortaggio più rappresentato nei quadri delle viarie scuole pittoriche rinascimentali.

Il vino giusto
Un abbinamento difficile, perché il carciofo è ricco di tannini e sostanze minerali che sentono già al gusto. A mettere tutti d’accordo però è lo Spumante Metodo Classico prodotto nella regione Trentino o nell’Alta Langa, in Piemonte.

  • 19 Maggio 2016
  • in: Antipasti
  • by Franco Faggiani